Rifugio Barbara LowrieIl Rifugio Barbara Lowrie sorge a 1753 metri di altitudine a Grange del Pis, nella Valle dei Carbonieri, la vallata laterale della Val Pellice. Di proprietà del CAI Uget della Val Pellice, la struttura è gestita da Cinzia Fornero. L’edificio prende il nome dalla coppia statunitense Walter e Barbara Lowrie che lo fecero costruire come casa di caccia nel 1928 e, successivamente, lo donarono al CAI, che nel 1931 la inaugurò come rifugio.
Struttura e serviziLa struttura possiede una capienza di 24 posti letto disposti in camere da 2 o 3 posti e in una camerata comune.
Oltre al servizio di pernottamento, la gestione offre anche il servizio di bar e ristorante.
La struttura è altresì dotata di servizi igienici e doccia calda, di telefono pubblico e di emergenza e di impianto elettrico.
AttivitàDal rifugio, posto tappa del GTA, è possibile cimentarsi in numerose opportunità escursionistiche e alpinistiche, oltre che praticare il bouldering.
Molte sono anche le traversate e le ascensioni affrontabili a partire dal rifugio, tra queste si annoverano quelle: al Pian del Re, al Colle dar Moine, al Rifugio Granero, al Rifugio
Willy Jervis, al Monte Granero, al Monte Meidassa, al Monte Manzol, al Monte Agugliassa.
Coloro che amano invece il relax potranno rigenerarsi con l’aria della montagna intraprendendo piacevoli passeggiate. Al riguardo si ricorda che nei pressi del rifugio è situato il giardino botanico alpino Bruno Peyronel, nelle vicinanze del Colle Barant.
Periodo di aperturaIl rifugio è generalmente aperto dal primo maggio al 31 ottobre, tuttavia il periodo è allungabile sulla base delle condizioni stagionali e, di conseguenza, stradali. Pertanto è consigliato contattare la gestione per ulteriori conferme.
Come arrivare al rifugioIl rifugio è raggiungibile in auto da Villar Pellice. Occorre superare il centro abitato e, prima di Bobbio Pellice, svoltare a sinistra per la Valle Carboneri, quindi percorrere la strada asfaltata fino a destinazione, ove è possibile trovare un ampio parcheggio. Tale strada appassiona i cicloamatori, in ragione della salita impegnativa.
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