Rifugio Berti
Il Rifugio Antonio Berti sorge a 1950 metri di altitudine sul confine inferiore del Vallon Popera, nel comune di Comelico Superiore. L’imponente struttura si erge nella zona delle Dolomiti Orientali, nel gruppo del Popera, riconosciuta patrimonio dell’umanità.
Struttura e servizi
La struttura, dedicata al grande alpinista e medico Antonio Berti, è stata inaugurata il 2 settembre del 1962. Di proprietà del CAI di Padova, la struttura è gestita dalla famiglia Martini Bruno che, dal 1978, offre i servizi di ristoro e pernottamento ai turisti.
La cucina del rifugio propone deliziosi piatti di tradizione locale comelicese semplici e gustosi, quali le penne alla boscaiola, la zuppa d’orzo, il formaggio fuso, la polenta con i funghi e la celebre “Mes”, ovvero la polentina a base latte e farina di granturco servita in modo particolare come primo piatto.
Il pernottamento ha luogo in comode stanze da 2 a 4 posti e in due camerate da 14 e da 18 posti, per una capienza complessiva di 48 letti.
I servizi igienici disponibili sono 4, dotati in totale di 10 lavabi e di doccia con acqua calda.
Attività ed eventi
Il Rifugio Berti è situato in una zona dalla bellezza certificata dall’UNESCO, che merita di essere esplorata sia con attività sportive che con attività più tranquille, come le passeggiate all’aria aperta alla scoperta della flora e della fauna che abita questo splendido territorio.
Dal Berti è possibile percorrere le vie ferrate Roghel e Cengia Gabriella e la Strada degli Alpini: si tratta di percorsi che consentono di intraprendere in quota un giro nella parte centrale del gruppo montuoso del Popera e che collegano i rifugi della zona sia tra di loro, che con le strutture ricettive e le ferrate dell’area delle Tre Cime di Lavaredo.
Suggestiva anche la ferrata Zandonella alla Croda Rossa che regala il ricordo del percorso in salita intrapreso dagli alpini durante la Grande Guerra. Al riguardo si ricorda che percorrendo tali sentieri è possibile ammirare molti dei reperti bellici, quali le trincee e le gallerie realizzate dagli alpini. Di particolare rilievo sono le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio, ovvero la linea di difesa costruita durante il periodo fascista.
Il Rifugio Berti rappresenta sia una tappa dell’Alta Via n°. 9 che percorre le Dolomiti da ovest a est, sia una variante dell’Alta Via n°. 5 “di Tiziano”.
Tra i più bei sentieri escursionistici si ricordano, invece, l’Anello Vallon Popera e il Passo della Sentinella.
Molte le possibilità anche per gli amanti dell’arrampicata sportiva.
Per chi preferisce gite più tranquille si evidenzia che nei pressi della struttura si trovano il piccolo laghetto Popera, le cascate del torrente Risena e un punto panoramico che consente di ammirare le maestose cime, quali il monte Popera, la Croda Rossa, la Pala e il Triangolo del Popera.
Presso la struttura vengono anche organizzati numerosi eventi, tra cui i concerti. Per conoscere le iniziative e gli itinerari nel dettaglio è consigliato consultare il sito ufficiale del rifugio.
Periodo di apertura
Il Rifugio Berti è aperto nel periodo estivo, da fine giugno a fine settembre.
Per ulteriori dettagli circa le date precise di apertura è consigliato contattare la gestione.
Come arrivare al rifugio
Il Rifugio Berti presenta la seguenti vie di accesso.
- Percorrendo l’autostrada A27 e uscendo a Pian di Vedoia Cadore, si prosegue per S. Stefano di Cadore, Comelico Superiore, Padola e Valgrande fino al Rifugio Lunelli, dove si parcheggia. Da qui si prosegue a piedi per il sentiero n°. 101 che conduce a destinazione in circa 1 ora.
- Percorrendo l’autostrada A22 e uscendo a Bressanone Val Pusteria, si prosegue per San Candido, Sesto e Passo Monte Croce Comelico, ove si parcheggia. Da qui si continua a piedi per il sentiero n°. 124 che conduce a destinazione in circa 2 ore e mezza. In alternativa da Comelico si prosegue sino al Rifugio Lunelli in auto, per poi imboccare il sopra citato sentiero n°. 101.
- Partendo da Lienz Austria si prosegue per San Candido, Sesto, Passo Monte Croce Comelico e ivi si parcheggia per poi percorrere a piedi il sentiero n°. 124, della durata di circa 2 ore e mezza. In alternativa, da Comelico si giunge in auto sino al Lunelli per poi imboccare a piedi il sentiero n°.101.
- Da Cortina d’Ampezzo si prosegue per il Passo Tre Croci, Auronzo, il Passo Sant’Antonio, Padola e Valgrande fino al Rifugio Lunelli, ove si parcheggia. Da qui si accede al sentiero n°. 101 che porta a destinazione in circa 1 ora.
- Da Udine imboccando l’autostrada A23 e uscendo a Carnia si prosegue poi per Villa Santina, Forni, Sappada, S. Stefano di Cadore, Comelico Superiore, Padola e Valgrande fino al Rifugio Lunelli. Da qui si prende il solito sentiero n°. 101.
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