Rifugio CuròIl Rifugio Antonio Curò si erge a 1915 metri di altitudine sopra il livello del mare, nella splendida Conca del Barbellino a Valbondione, in Val Seriana. Una meta suggestiva per tutti coloro che amano gli scenari naturalistici della montagna.
Struttura e serviziIl Rifugio Curò, dedicato all’ingegnere Antonio Curò, all’epoca presidente del CAI di Bergamo, è la seconda struttura a essere inaugurata dal Club Alpino Italiano della sezione bergamasca, nell’anno 1886. Nel 1973, grazie al progetto del geometra Luigi Locatelli, venne costruito un secondo rifugio che è quello attualmente utilizzato e gestito dalle famiglie di Fabio Arizzi e Angelo Ghilardini, che accolgono i propri turisti calorosamente, incoraggiando un turismo responsabile e a difesa dell’ambiente.
La struttura dispone di un’area pernottamento dalla capienza di 92 posti letto, sistemati in camere da 4, 6, 8, 10 e 12 posti. I servizi igienici sono in comune e dotati di docce funzionanti con gettone.
Il rifugio possiede altresì un bar, una saletta ricreativa con camino e un’area di ristorazione composta da 2 sale da pranzo dalla capienza di 130 coperti, ove sarà possibile gustare piatti tipici della tradizione locale, oltre che squisiti formaggi e salumi accompagnati da buonissimi vini.
La struttura garantisce la copertura di rete telefonica per gli operatori Tim, Vodafone e Wind e mette a disposizione il Wi-Fi gratuito.
Si ricorda infine che, annesso al rifugio, vi è il locale invernale.
AttivitàIl Rifugio Brasca si trova in una zona che si presta a essere esplorata in ogni suggestivo angolo, dalle vette imponenti ai laghi artificiali e naturali.
In particolare, dal rifugio sono raggiungibili le vette Pizzo Recastello, Monte Gleno e Pizzo Tre Confini, solo per citarne alcune.
I laghi che meritano di essere visitati sono il Lago Naturale di Barbellino e i Laghetti della Val Cerviera, interessante anche il Giro dei laghi Malgina Gelt. Escursionismo e scialpinismo sono le attività che, in stagioni differenti, consentono di scoprire la vallata circostante.
Si ricordano altresì le traversate agli altri rifugi, soprattutto al Tagliaferri e all’Albani.
Chi soggiorna presso il rifugio non potrà non cimentarsi nella gita alle affascinanti cascate del Serio, le più alte d’Italia.
Periodi di aperturaIl rifugio è aperto il venerdì, il sabato e la domenica dal 25 aprile al primo giugno.
Da questa data al 28 dicembre l’apertura è prevista tutti i giorni.
Dal primo ottobre al 2 novembre, invece, l’apertura ritorna a essere il venerdì, il sabato e la domenica.
Come arrivare al rifugioIl rifugio si raggiunge dall’uscita autostradale A4, prendendo la statale per la Valle Seriana e proseguendo verso Valbondione fino a giungere al centro abitato e, in particolare, alla chiesa parrocchiale. Qui è possibile parcheggiare l’auto, nelle vicinanze del Palazzetto dello Sport o nella località di Grumetti.
Da questo punto si prosegue a piedi per una breve strada asfaltata e poi si percorre la mulattiera segnalata che attraversa il bosco. Una volta arrivati a 1600 metri di altezza, in circa 1 ora e 45 minuti di percorrenza, è possibile, in alternativa al proseguimento per la mulattiera, imboccare un sentiero impegnativo munito di catene giungendo infine al rifugio.
È comunque possibile arrivare al rifugio da più luoghi, in sintesi:
- da Valbondione: con un sentiero di circa 2 ore e 30 minuti;
- da
Lizzola: con un itinerario di percorrenza all’incirca di 3 ore;
- da Grumetti: con un sentiero invernale di circa 3 ore;
- dal Rifugio Coca: con un sentiero di 3 ore e mezza;
- dal Rifugio Tagliaferri: con un itinerario di 4 ore e 30 minuti;
- dal Rifugio Albani: con un lungo percorso di 7 ore.
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