Rifugio Dorigoni
Il Rifugio Dorigoni è una perla dello scenario paesaggistico del Trentino Alto Adige, che sorge a 2436 metri di quota nel Parco Nazionale dello Stelvio e, nello specifico, in Alta Val Saent. La struttura è sita su un piedistallo roccioso esposto al sole e fa parte del Gruppo dell’Ortles – Cedevale. Un luogo ideale per soggiornare nel mezzo della natura viva, ove le cascate di Saent, il Sentiero dei Larici Monumentali e le maestose cime sono solo alcune delle bellezze del territorio che è possibile osservare.
Struttura e servizi
La struttura, di proprietà della Società degli Alpinisti Tridentini, una sezione del CAI, è stata costruita nel 1903 e dedicata a Silvio Dorigoni, uno dei primi presidenti della SAT. Il rifugio attuale è stato completamente ristrutturato in stile alpino, confortevole e al tempo stesso moderno. Le opere di intervento sono state compiute nella direzione del rispetto dell’ambiente.
La cordiale gestione della famiglia Iachelini propone i servizi di ristoro e pernottamento.
La struttura dispone di un bar e di una sala da pranzo arredata in legno, provvista di una stufa a legna e di connessione Internet, grazie alla disponibilità di una rete WLAN. Tale area è dotata di 70 posti a sedere organizzati in otto tavolate. La cucina del rifugio propone vivande genuine, preparate con prodotti freschi, e bevande gustose per rifocillarsi dopo le avventure e le passeggiate in montagna. Tra le specialità di tradizione trentina si ricordano gli squisiti canederli di magro o allo speck, la minestra d’orzo, il minestrone di verdura, la carne salata e fasoi, la polenta di Storo con il formaggio fuso e molto altro ancora.
L’area destinata al pernottamento dispone di 85 posti letto, sistemati in camere multiple, in camerette e in una grande mansarda. Tutte le stanze sono isolate e realizzate in legno di larice. Ogni stanza è stata dedicata a uno dei Sette Nani.
Il rifugio è provvisto di 7 servizi igienici e di 2 docce che funzionano a gettoni.
Si annovera altresì il locale invernale dotato di 4 posti letto.
Attività e proposte
Il Rifugio Dorigoni sorge in un ambiente spettacolare dal punto di vista geologico, botanico e faunistico. Al riguardo sono molte le attività a cui è possibile dedicarsi per esplorare il Parco Nazionale dello Stelvio. Tra i luoghi più suggestivi si annoverano le Cascate di Saent, il Sentiero dei Larici Monumentali, il percorso naturalistico dei Laghi Sternai, il ghiacciaio del Careser e le suggestive cime Rossa e Sternai.
Tra le più suggestive escursioni si annoverano quelle alla volta del Rifugio Lago Corvo, del Baito Campisol Alto, del Lago della Valletta; mentre le tra le più avvincenti gite in alta quota si ricordano quella alla Cima Venezia e alla Cima Sternai.
Nei pressi del rifugio sono inoltre disponibili tre palestre di roccia, due con arrampicata in placca e una sia con placche che con strapiombi.
Consultando il sito ufficiale del rifugio è possibile visionare tutte le proposte offerte, tra cui si ricorda il Saent’s dynamic skills, ovvero un complesso di attività motorie divertenti e stimolanti, che iniziano con una traversata su corda per poi culminare nell’arrampicata.
Periodo di apertura
Il Rifugio Dorigoni è aperto nel periodo estivo, dal 20 giugno al 20 settembre.
Per ulteriori conferme circa le date precise di apertura si consiglia di contattare la gestione.
Come arrivare al rifugio
È possibile raggiungere il Rifugio Dorigoni dalla Valle di Rabbi, seguendo il sentiero n°. 106 che parte dal parcheggio in località Coler. In alternativa è possibile prendere da Coler la navetta che conduce alla Malga Stablasolo, risparmiando circa mezz’ora di tempo.
Una volta ivi giunti, a piedi o in navetta, si prosegue fino a dopo la Malga arrivando al bivio. Tenendosi sulla sinistra si giunge sino a Malga Stablet, da cui inizia il sentiero che, da Malga Vecla diventa il “Sentiero degli Alpinisti”. Qui ha luogo il tratto più ripido ed esposto, superato il quale, costeggiando la sinistra del Torrente Rabbies, si giunge a destinazione.
Consultando la sezione “Dove siamo” del sito web del rifugio è possibile conoscere le vie di accesso che, con diversi mezzi di trasporto, conducono all’ingresso dei sentieri.
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