Rifugio Fabiani Il Rifugio Fabiani vide la nascita nel 1500 in qualità di
casera, ovvero un ricovero alpino che veniva impiegato dal personale delle malghe come ricovero per il bestiame e utilizzato per la raccolta del latte e la produzione dei formaggi. Ad oggi, in Italia, esistono ancora delle casere, anche se vengono utilizzate principalmente come ricoveri per gli escursionisti e sono, solitamente, incustodite.
Nel 1976 la casera venne chiusa e l’acquistata da parte della regione autonoma del Friuli Venezia Giulia, la quale la concesse in comodato alla sezione
CAI di Ravascletto che si impegnò a trasformare la struttura nel moderno rifugio alpino che oggi conosciamo.
Un incendio nel 1995 rischio di far crollare le fondamenta e distruggere l’intera struttura del rifugio, ma fortunatamente venne domato appena in tempo e si riuscì a ricostruire interamente l’ala della struttura andata a fuoco in breve tempo, rendendo il rifugio nuovamente funzionale nel giro di pochi mesi.
Attualmente il Rifugio Fabiani offre un servizio di pernottamento durante la stagione estiva, mentre durante il periodo invernale gli escursionisti e sciatori possono accedere, in caso di necessità, il
bivacco di emergenza sempre aperto, ubicato in prossimità della struttura.
Struttura e servizi Il Rifugio Fabiani offre un servizio di
soggiorno, con pernottamento, ospitando sino a 20 persone in due ampie camerate con comodi letti a castello. Presso la struttura è possibile usufruire del cambio di biancheria, coperte, luce, riscaldamento e acqua calda. I bagni sono in comune, divisi per uomini e donne, e sono dotate di wc, doccia e lavabo.
I coperti di cui si può usufruire nella
sala ristorante, interna alla struttura, sono 30, mentre all’esterno, sulla balconata, sono disponibili ulteriori 30 coperti, per coloro che vogliono gustare un pranzo leggero o uno snack all’aria aperta. Presso il rifugio, oltre alla sala ristorante, è inoltre presente un servizio bar aperto tutti i giorni, durante il periodo di apertura, dalle 10 del mattino sino alle 21 di sera.
Attività Gli escursionisti potranno cimentarsi, partendo dal Rifugio Fabiani, in molte camminate con diversi livelli di difficoltà, così da accontentare sia chi ha più esperienza sia chi si vuole fare
trekking senza effettuate ascese troppo complesse.
Una camminata molto rinomata è quella che collega il Rifugio Fabiani al Passo Pecol di Chiaula: l’escursione, di difficoltà E, dura 6 ore, per un dislivello di 850 metri e attraverso la famosa strada conosciuta come “il Sentiero dei Silenzi”.
Molti sentieri possono essere percorsi anche con la
mountain bike e, in inverno, con le ciaspole: durante la fredda stagione occorre però considerare che è attivo solo il bivacco di emergenza per il pernottamento, mentre il rifugio è chiuso.
Periodo di apertura Il Rifugio Fabiani è aperto dal 15 giugno al 15 settembre. Durante gli altri mesi rimane aperto a disposizione dei turisti il bivacco d’emergenza.
Come arrivare al rifugio Arrivate in automobile sino a Casera Ramaz, parcheggiate nel piazzale e raggiungete a piedi la località di Stua di Ramaz. Imboccate il
sentiero N°407 - 454/A e proseguite il cammino sino a raggiungere il Rifugio Fabiani (1 ora e 30 minuti di camminata).
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