Rifugio Melano
Il Rifugio Melano “Casa Canada” è una struttura alpina che si erge a 1060 metri di altitudine ai piedi del monte Freidour, in località Rocca Sbarua, a Frossasco. Un incantevole meta di escursioni e punto di partenza per pareti di arrampicata nella splendida Val Noce.
Struttura e servizi
Accoglienza, buona cucina e tutela dell’ambiente circostante caratterizzano il rifugio. Tra le attività del personale infatti vi è anche la manutenzione dei sentieri che si diramano dal rifugio e che la struttura promuove. Quest’ultima consiste in un prefabbricato a un piano, realizzato in legno. Di proprietà della sezione di CAI di Pinerolo, che l’ha costruito negli anni Settanta a seguito del lascito in testamento di Giuseppe Melano, il rifugio è oggi gestito da Andrea Arnoldi, Silvio Farinetti, Flavia Rol e Andrea Sorbino. Nel corso del tempo il rifugio ha subito numerosi interventi di ristrutturazione, tra i quali si ricorda il riutilizzo della struttura di appoggio di casa Canada, impiegata nelle Olimpiadi del 2006.
Il rifugio offre il servizio di ristorazione e bar, proponendo gustose portate di ottima cucina tradizionale, molto semplice e genuina, preparate con prodotti selezionati. Tra i migliori piatti si ricordano la polenta e lo spezzatino. Il personale si occupa anche di preparare, su richiesta, menu per le persone che soffrono di intolleranze alimentari. Si ricorda che la colazione viene servita dalle ore 7:00 alle ore 9:30, il pranzo dalle ore 12:30, mentre la cena dalle ore 19:30 (è gradita la prenotazione).
Al rifugio è anche possibile pernottare. Al riguardo è necessario il sacco e lenzuolo personale, acquistabili anche in loco. La struttura chiede di rispettare il riposo altrui dalle ore 22:00 alle ore 7:00.
Il rifugio è altresì dotato di telefono fisso collegato con ponte radio e di copertura di rete per i cellulari con principali gestori.
È possibile montare la tenda all’esterno del rifugio, lasciando tuttavia libera la piazzola destinata all’atterraggio dell’elicottero.
Attività ed eventi
Il rifugio, di tradizione alpinistica, promuove diverse attività in merito, dai sentieri di arrampicata ai percorsi escursionistici, da quelli in mountain bike al free climbing, senza dimenticare le camminate invernali con le ciaspole.
Si ricorda che nei pressi della struttura è presente la palestra di roccia di Rocca Sbarua.
Dal rifugio è possibile intraprendere avvincenti ascensioni: quella per il monte Freidour e quella per il monte Tre Denti.
Per chi desidera godere del clima e dell’aria pulita della montagna, è possibile cimentarsi in passeggiate naturalistiche per ammirare la flora e la fauna della vallata.
Presso il rifugio vengono organizzati numerosi eventi, tra i quali convegni, seminari, attività scolastiche, cene, concerti e molto altro ancora. Al riguardo è possibile consultare la pagina dedicata agli eventi sul sito web della struttura.
Periodo di apertura
Il rifugio è aperto tutto l’anno.
È sempre gradita la prenotazione, soprattutto da parte di grandi gruppi.
Come arrivare al rifugio
Il rifugio è raggiungibile sia dalla Val Lemina che dalla Val Noce.
Dalla Val Lemina occorre partire da Pinerolo, prendendo la SR23 verso Sestriere, svoltare per San Pietro Val Lemina, seguire le indicazioni per Talucco e superarla, fino a giungere al ponte sul Torrente Lemina. Da qui le possibilità sono diverse:
- svoltare a destra verso Brun, dove sarà possibile parcheggiare l’auto e prendere il sentiero per il Colle Ciardonet, da cui il rifugio sarà raggiungibile in 40 minuti;
- proseguire per la strada asfaltata verso Crò, svoltare per la Borgata Dairin e parcheggiare l’auto, per poi imboccare il sentiero a piedi che raggiunge il Colle Ciardonet e da qui, in 30 minuti, il rifugio;
- seguire la strada asfaltata per Crò, parcheggiare all’osteria e percorrere a piedi la strada sterrata per un primo tratto e poi un sentiero verso il Colle Ciardonet, dal quale in 40 minuti si arriva a destinazione.
Dalla Val Noce, occorre partire da Torino o da Pinerolo, imboccare la SP dei Laghi di Avigliana, seguire la direzione di Frossasco e poi di Cantalupa. Una volta ivi giunti occorre imboccare via Scrivanda e parcheggiare al termine della strada asfaltata.
Da qui si prosegue a piedi fino a superare le case per poi imboccare la sinistra del bivio, seguendo le indicazioni per Fontana Calda e il Rifugio Melano con un percorso della durata di circa un’ora e mezza.
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