Prima di dilettarsi nelle divertenti discese sulla neve, occorre dedicarsi all’attività della
preparazione sci. Si tratta di un complesso di operazioni di controllo e manutenzione dello sci al fine di poter contare su un’attrezzatura
sicura,
scorrevole e
stabile, in grado di assicurare una
buona manovrabilità. Poiché la scorrevolezza è garantita dalla
soletta e la tenuta dalle
lamine, gli interventi di preparazione sci si concentrano prevalentemente su questi due elementi e vengono effettuati sempre in relazione al
tipo di pratica a cui si desidera dedicarsi.
Per quanto concerne la soletta occorre precisare che per garantire controllo e stabilità deve essere
piana, ovvero
non deve presentare discontinuità concave o convesse. A differenza delle lamine, che si usurano con maggiore facilità, la soletta necessita di una
manutenzione meno frequente. Al riguardo gli interventi di preparazione della soletta sci possono essere di tre tipi.
Il primo concerne l’
impronta o traccia dello sci: si tratta si un intervento che è possibile effettuare negli appositi laboratori adeguatamente attrezzati e che consiste nella
realizzazione di piccole scalfiture nella soletta, funzionali a
incrementare la scorrevolezza dello sci
in funzione del diverso tipo di neve. Sul manto nevoso freddo e duro l’impronta migliore è di tipo lineare e fine per consentire allo sci di scorrere meglio; per la neve fresca e umida, invece, vengono realizzate tracce maggiormente marcate e rugose.
Un altro rilevante intervento sulla soletta è quello della
rigenerazione della stessa, consistente nella
riparazione di eventuali danni. Le operazione di stuccatura, eseguita a mano o con le apposite macchine, e quella di sgrossatura, resa possibile con l’impiego della macchina a nastro, sono pertanto funzionali alla chiusura dei solchi creatisi con la pratica sulla neve o con la lisciatura della soletta per rimuovere le impurità.
Infine particolarmente rilevante è la
sciolinatura della soletta, la quel serve a
rendere più scorrevoli gli sci. Tale procedura, come già visto, contempla l’applicazione della
sciolina sulla soletta, solitamente con il metodo a caldo. Esistono varie tipologie di sciolina, ciascuna specificatamente adatta ai diversi tipi di neve, temperatura e umidità.
Per quanto concerne le lamine, invece, si ricorda che tendono a perdere più facilmente e velocemente l’affilatura, con la conseguenza di una minore tenuta dello sci sulla neve. È decisamente sbagliato abituarsi a sciare con un’attrezzatura dalle lamine usurate perché questo va a discapito della precisione e anche della sicurezza. Pertanto la preparazione sci riguarda anche la rifinitura, in termini di affilatura, delle lamine ogni due o tre uscite al fine di garantire una maggiore stabilità e maneggevolezza, o comunque ogni qualvolta la tenuta dello sci non sia più ottimale.
Determinante anche l’operazione di
pulitura finalizzata a
rimuovere la ruggine e le impurità dalle lamine.
Sia tale intervento, che quello di rifinitura sono operazioni effettuate dagli
ski center, anche se la frequente manutenzione potrebbe comportare significativi costi. In alternativa è possibile procedere con tali interventi
in autonomia, tuttavia in tal caso occorre essere molto abili per ottenere un risultato apprezzabile ed è necessario avvalersi degli appositi strumenti, quali le lime, le squadrette di diversi gradi e le soluzioni
ad hoc, tenendo presente che una lamina in grado di garantire una buona presa e una buona gestione dello sci deve avere un angolo minore o uguale a 90°.
Si ricorda infine l’operazione di
tuning delle lamine che, come illustrato nel corrispondente articolo, include la
definizione dell’inclinazione della lamina rispetto al piano della soletta, scegliendo all’interno di un range compreso
tra gli 0,5° e i 2°, sulla base del tipo di pratica che si intende svolgere. In concreto si tratta di rimuovere una certa quantità di acciaio delle lamine al fine di
restituire allo sci la giusta tenuta sulla neve.
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