La
riparazione sci è un’attività a cui talvolta è necessario ricorrere per
sopperire ai danni che l’attrezzatura può subire durante la pratica sciistica. Spesso basta una piccola pietruzza a provocare un fastidioso buco nella soletta, mentre l’usura dovuta alla frequente pratica, specialmente fuoripista, può "disegnare" numerosi graffi inibendo nel lungo periodo la scorrevolezza dello sci. Massi e legnetti più grandi possono invece provocare, nei casi più estremi, lo scollamento di una parte della
lamina, rendendo insicura l’attrezzatura e necessario pertanto l’intervento di esperti del settore. Tuttavia, i danni di minore entità, come quelli che interessano la soletta, possono essere risolti anche autonomamente dallo sciatore con un adeguato intervento di riparazione sci, prima di ricorrere alla sostituzione dell’attrezzatura. Vediamo come.
Per
riparare i buchi e i graffi che interessano la
soletta sono necessari alcuni utili strumenti, quali il
solvente pulitore, un
panno, le
candelette di P–TEX, una
candela classica, una
lima o
spatola affilata, l’apposita
carta vetrata molto fine.
Lo sci va
posizionato con la soletta rivolta verso l’alto su una superficie che consenta di
fissarlo a essa al fine di non farlo muovere: ideale un banco da lavoro.
A questo punto sarà necessario procedere con la
pulitura energica della soletta, con il panno e il solvente, per rimuovere il più possibile le impurità.
Una volta ripulita la superficie, occorre lasciarla
asciugare per bene in circa 10 minuti. Trascorso il tempo bisognerà accendere una comune candela con la cui fiamma molto bassa si dovranno far
sciogliere le candelette di P–TEX (che possono essere trasparenti o meno sulla base del tipo di soletta), che dovranno colare sui solchi e i graffi della soletta
chiudendoli. Al riguardo un consiglio è quello di tenere la candeletta non completamente orizzontale ma
lievemente inclinata; inoltre la fiamma della candela deve essere molto bassa al fine di
non annerire subito la candeletta.
Un altro consiglio consiste nell’appoggiare la candeletta sul fondo degli sci al fine di non far innalzare la fiamma e far scendere gocce nere che potrebbero rovinare la soletta. Una volta chiusi i buchi e riparati i graffi basterà spegnere con un soffio deciso la candeletta e far raffreddare la soletta così riparata.
Una volta asciutta, la soletta sarà possibile notare che la copertura dei solchi e delle graffiature avrà lasciato del materiale in eccesso rendendo irregolare la sua superficie: occorrerà pertanto
allineare la soletta. Per farlo è necessario avvalersi di una lima a taglio oppure di una spatola affilata, come quella impiegata per rimuovere la
sciolina in eccesso durante le operazioni di sciolinatura, e passare lo strumento lungo tutta la superficie verso la coda, eliminando in tal modo il materiale plastico in più, senza alterare la regolarità del piano. La procedura si conclude con la
rifinitura delle riparazioni impiegando una carta vetrata molto sottile e fine, sempre passata nella direzione della coda.
Se i solchi e i graffi sulla soletta sono piuttosto marcati e profondi è suggerito impiegare un prodotto specifico, ovvero lo
stucco bi–componente, che è possibile trovare presso i laboratori di manutenzione e riparazione dell’attrezzatura da montagna; è a questi laboratori che dovranno rivolgersi coloro che non hanno maneggevolezza con l’attività di riparazione sci. In tali strutture gli esperti si occuperanno infatti di rigenerare la soletta eseguendo le operazioni di stuccatura e di sgrossatura con gli appositi macchinari, tra cui quello a nastro.
Per quanto concerne le
lamine si ricorda che, in caso si verifichi il loro scollamento, è consigliato
rivolgersi ai laboratori specializzati. Come si è già visto nell’articolo “
Preparazione sci” le lamine tendono a perdere velocemente la loro affilatura a scapito della tenuta dello sci sulla neve, pertanto lo sciatore dovrà provvedere alla loro rifinitura e pulitura, oltre che all’operazione di
tuning.
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