Lo snowboard oggi è una disciplina sulla neve che conta un numero sempre maggiore di praticanti, sia a livello agonistico che amatoriale. Si tratta di uno sport invernale di eredità statunitense, in quanto nato in America negli anni Sessanta, che consiste nel dilettarsi a scivolare sulla neve impiegando una tavola in essenza costruita in legno, ma dotata di rivestimento,
lamine e soletta in materiale sintetico. Per gli appassionati di tale sport, scegliere la tavola da snowboard giusta diventa un’operazione fondamentale da compiere.
Le
tavole da snowboard sono moltissime e possono essere distinte in
differenti tipologie, tra le quali si individuano, a livello generale, le seguenti:
- le tavole da
park e da
jibbing (per lo snowpark e il jibbing);
- le tavole da
freestyle (per il freestyle in ogni condizione);
- le tavole da
freeride (ideali sulla neve fresca);
- le tavole
all mountain (per ogni terreno e impiego).
Nonostante ciascuno di questi modelli si contraddistingua per particolari caratteristiche, che li rendono
principalmente idonei al tipo di impiego per il quale sono stati progettati, tale distinzione è tuttavia relativamente
arbitraria, maggiormente
funzionale a mettere ordine nella vasta gamma di prodotti offerti dalle case produttrici di attrezzatura sciistica, più che a rappresentare effettivamente una discriminante: infatti, quasi tutte le tavole da snowboard possono essere impiegate un po’ in tutte le condizioni, ciò che fa realmente la differenza sono le abilità, la forza e le dimensioni del praticante: una tavola scelta sulla base di queste caratteristiche crea le condizioni migliori per un impiego ottimale da parte del rider.
Un parametro distintivo delle tavole da snowboard è la loro
larghezza centrale: al riguardo le tavole vengono classificate, sulla base del target di riferimento, in
normali,
wide e
narrow. Complessivamente è possibile asserire che le tavole normali sono larghe circa 25-25,5 centimetri e sono ideali per praticanti con un piede attorno alla misura 42 – 43. Il modello wide, invece, è largo dai 26 ai 27 centimetri e ideale pertanto per misure di piede attorno al numero 45. Infine, il modello narrow è stato pensato prevalentemente per le donne e per le persone molto leggere e, quindi, contempla misure ridotte, quali una larghezza attorno ai 24 – 24,5 centimetri adatta a piedi numero 39.
Si tratta di distinzioni di nuovo approssimative, le cui misure possono variare a seconda delle case produttrici; inoltre persone con peso corporeo maggiore possono avere un piede piccolo e viceversa. Pertanto la scelta ottimale in relazione a tale criterio va fatta tenendo presente che una volta montati gli attacchi, le punte e i talloni devono combaciare con il bordo della tavola o comunque non fuoriuscire troppo.
Alcune differenze concernono il
tipo di costruzione, anche se attualmente i materiali impiegati sono tutti di elevata qualità.
Le solette sinterizzate più costose rispetto a quelle realizzate nel più economico ptex ed estruse, garantendo una maggiore scorrevolezza, resistenza a graffi e tenuta della sciolina. Sempre in tale ambito, le tavole si distinguono per il tipo di
camber: vi sono le tavole a camber tradizionale, ideali per le curve e nei cambi di direzione; le tavole a camber piatto, adatte al freestyle in quanto sono senza curvatura e perfette per le varie performance; le tavole a camber inverso o
rocker, ovvero con il ponte costruito verso l’alto, che le rendono ideali nelle curve, che è possibile affrontare facilmente e con una buon galleggiamento sul manto nevoso fresco, tuttavia con una minor tenuta.
Ma come scegliere in concreto la tavola migliore alle nostre esigenze? Innanzitutto occorre considerare la propria
altezza. A livello indicativo, posizionandole per lungo, le tavole all mountain devono arrivare al mento; le tavole freeride tra il naso e gli occhi; le tavole da freestyle al collo. Si tratta anche in questo caso di distinzioni approssimative, poiché alcuni riders impiegano tavole più lunghe per fare freeride, per esempio. Inoltre chi è molto alto non potrà avvalersi di tavole altrettanto lunghe.
Anche il
peso è un fattore rilevante nella scelta della tavola da snowboard: occorre scegliere l’attrezzatura in grado di supportare la propria massa corporea. Per masse corporee maggiormente consistenti vanno impiegate tavole più rigide, tuttavia occorre sempre considerare il contesto e il tipo di impiego della tavola. Per fare jibbing, per esempio, sono maggiormente funzionali le tavole morbide, al di là del peso del conducente.
Proprio per questo occorre effettuare la scelta sempre in considerazione del
tipo di impiego che si intende fare della tavola e dalle abilità possedute dal rider. Le tavole da freeride, per esempio, possono essere anche molto più lunghe del normale, più larghe al centro per una maggiore portanza e con un rocker pronunciato.
In definitiva, la scelta della tavola migliore comporta la considerazione di un
complesso di fattori, dalle caratteristiche fisiche del soggetto (altezza, peso e misura del piede), alle sue abilità e al tipo di attività in pista o fuori pista che esso intende intraprendere. Occorre altresì considerare le caratteristiche delle tavole e avvalersi della consulenza del personale competente impiegato presso i negozi specializzati del settore. Infine si consiglia sempre di includere nell’acquisto anche un casco per cercare di scongiurare il più possibile il pericolo di gravi infortuni in caso di cadute.
Tuttavia,
per coloro che sono alle prime armi il consiglio è di puntare su una tavola all mountain con un flex morbido e non troppo lunga.
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