Rifugio Brentari Il Rifugio Brentari vide la luce nel 1908, grazie a un incessante lavoro di edificazione promosso dal SAT del gruppo del Lagorai-Cima d’Asta. La costruzione, a forma di cubo, venne affidata al controllo delle guardie alpine locali e per molti decenni venne utilizzata prevalentemente come riparo di emergenza per i pastori durante l’estate e per gli sciatori in inverno che necessitavano di un luogo ove rifugiarsi per la notte.
Inizialmente il rifugio venne chiamato
Cima d’Asta ma, nel 1922, il suo nome venne tramutato in Rifugio Ottone Brentari, famoso alpinista e autore della prima guida sul Trentino Alto Adige, nato nel 1852 a Sgrigno e deceduto nel 1921 a Rossano Veneto.
La seconda Guerra Mondiale arrecò molti danni alla struttura e, per alcuni anni, essa venne considerata in stato di abbandono, a causa dei pochi fondi per rimetterla a nuovo: si dovette attendere sino al 1952 per rivedere l’apertura del rifugio a opera di Giovanni Strobele, al tempo segretario della SAT. Nel 984 vennero effettuati importanti
lavori di ampliamento della struttura, per far fronte alla presenza sempre più copiosa di comitive e alpinisti: il nuovo rifugio venne nuovamente inaugurato nel 1985 e, la struttura, oggi, presenta una cubatura 3 volte più grande rispetto a quella originale.
Struttura e servizi Il Rifugio Brentari dispone di 56 posti letto, divisi in camere doppie e quadruple. Le comitive e i gruppi numerosi possono accedere, su richiesta, a due ampie camerate che possono ospitare fino a 12 persone ciascuna. I bagni sono in comune, così come anche le docce, divisi per uomini e donne e presenti sul medesimo piano ove sono situate le stanze da letto. All’esterno della struttura è presente il
bivacco invernale, sempre aperto, che può ospitare fino a 6 persone.
Al pian terreno del rifugio è presente la sala ristorante, alla quale possono accedere tutti gli ospiti del rifugio e anche i turisti che giungono in giornata presso la Cima d’Asta e vogliono gustare un pranzo o una cena a base di prodotti tipici locali. Nel caso di particolari intolleranze o allergie alimentari, o qualora si stesse seguendo una dieta particolare, è possibile accordarsi con i gestori del rifugio per avere un
menù personalizzato.
Attività Il Rifugio Brentari è la base di partenza ideale per le ascensioni alla Cima d'Asta (1 ora di arrampicata) e alla Cima dei Diavoli (2 ore di arrampicata).
Chi preferisce dedicarsi al
trekking può intraprendere molti percorsi che partono dal rifugio, come la camminata alla Malga Sorgazza (1 ora di cammino) o il percorso che conduce al Monte Coste passando per la Val Tolvà (2 ore di cammino). Chi alle camminate preferisce dedicarsi alle corse in mountain bike, può accedere a molti percorsi segnalati che partono dalla struttura con diversi livelli di pendenza e difficoltà.
Le famiglie con bambini e chi desidera semplicemente rilassarsi respirando l’aria pulita di alta montagna può dedicarsi a piacevoli pic-nic sui prati (nelle aree attrezzate) o
prendendo il sole sulle sdraio messe a disposizione degli ospiti dai gestori.
Periodo di aperturaIl Rifugio Brentari è aperto tutti i giorni dal 20 Giugno al 20 Settembre. Durante gli altri mesi è sempre a disposizione il bivacco di emergenza.
Come arrivare al rifugio Dalla Statale della Valsugana seguite le indicazioni per raggiungere Tesino. Una volta arrivati a Pieve Tesino proseguite per Val Malene, Sorgazza e Cima d’Asta. Dopo 10 km arriverete a un’ampio parcheggio, lasciate la macchina e proseguite in direzione Malga di Sorgazza. Incamminatevi lungo il
sentiero N°327 sino a raggiungere il Rifugio Brentari (3 ore di cammino).
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