Rifugio CorsiIl Rifugio Guido Corsi sorge a quota 1874 metri nel comune di Tarvisio, in provincia di Udine, ed è il più alto delle Alpi Giulie Occidentali. Collocato su una vivida distesa erbosa, il rifugio si erge al cospetto delle pareti meridionali dello Jôt Fuart, delle Madri dei Camosci e della Cima di Riofreddo, lasciando scorci anche sul gruppo del Canin.
Struttura e serviziLa struttura è stata costruita nel 1925 sui resti della capanna Findenegg Hütte, distrutta durante la guerra. Dedicato al capitano Guido Corsi, il rifugio è stato successivamente rinnovato e ampliato nel 1969. Di proprietà della Società Alpina delle Giulie e attualmente gestita da Cristiano Martucci e Eszter Vajcsy Martucci, la struttura è una caratteristica baita di in legno e mattoni su due piani, dotata di una suggestiva balconata e illuminata da un impianto fotovoltaico con accumulatori e un gruppo elettrogeno. Il rifugio si rifornisce in modo autonomo grazie alla teleferica dalla Malga Grand Agâr.
La cucina del rifugio, impiegando prodotti genuini, realizza e propone deliziosi piatti tradizionali del luogo e specialità ungheresi. L’area ristorazione si compone di due grandi sale da pranzo (una delle quali è provvista di caminetto) che ospitano un complesso di 55 posti a sedere.
I 60 posti letto sono disposti in stanze da 4, 6, 8 e 11 posti e in una camerata da 20 posti.
I servizi igienici sono all’interno della struttura e sono dotati di doccia con acqua calda (a pagamento).
La struttura è altresì dotata di una libreria ben fornita.
A soli 5 metri dal rifugio è presente il ricovero invernale realizzato in legno e dotato di 6 posti letto.
AttivitàIl Rifugio Corsi rappresenta una meta perfetta per godersi un soggiorno all’aria aperta sulle suggestive Alpi Giulie. Molti sono i sentieri attrezzati, le vie di arrampicata, le ascensioni e i semplici sentieri escursionistici che si snodano a partire dal rifugio. Suggestivi anche gli itinerari che attraversano la Sella Nevea.
Tre spettacolari vie ferrate partono dalla zona del rifugio e consentono, nel corso del loro itinerario, di ammirare le trincee belliche italiane e austriache, oltre che la flora e la fauna: il sentiero attrezzato Anita Goitan, il sentiero del centenario e il sentiero attrezzato Ceria Merlone.
Molteplici anche le vie di arrampicata che è possibile raggiungere a partire dal rifugio. Tra le più frequentate si annoverano quelle che portano alle pareti del Jôt Fuart, alla Torre delle Madri dei Camosci, alla Cima di Riofreddo, alla Cima Castrein, all’Innominata, all’Ago dei Camosci, alla Cima de Lis Codis, alla Cima del Vallone, al Campanile di Villaco, all’Ago di Villaco. Si ricorda che è stata attrezzata la nuova palestra di roccia Ignazio Piussi.
Inoltre i sentieri di guerra, che è possibile percorre a partire dalla zona del rifugio, consentono di ammirare non solo la natura ma anche i reperti storici. Gli itinerari al riguardo sono quelli che conducono alla Capanna Findenegg, alla Forcella Mosè, alle Cime Castrein, allo Jôt Fuart, alla Forcella del Vallone, alla Capanna del Re di Sassonia.
Interessante anche la grotta speleologica di Forcella Vallone, che è possibile visitare avvalendosi della teleferica per il trasporto dell’attrezzatura, messa a disposizione dal gestore.
Periodo di aperturaIl Rifugio Corsi è solitamente aperto dall’inizio di giugno alla prima settimana di ottobre.
Per ulteriori informazioni e conferme in merito è consigliato contattare la gestione.
Come arrivare al rifugioOtto sono le vie di accesso che conducono al Rifugio Corsi.
- Il percorso turistico n°. 625 da Sella Nevea (tempo percorrenza: circa 3 ore): richiede una certa preparazione fisica alla camminata e la conoscenza dell’ambiente.
- Il percorso turistico n°. 628 dal Rio Grantagar (tempo percorrenza: circa 2 ore e mezza): richiede una certa preparazione fisica alla camminata e la conoscenza dell’ambiente.
- Il percorso turistico n°. 625 da Cave del Predil (tempo percorrenza: circa 3 ore e mezza): richiede una certa preparazione fisica alla camminata e la conoscenza dell’ambiente.
- L’itinerario n°. 650 dal Canale di Trincea (tempo percorrenza: circa 2 ore e 40): sconsigliato se si portano carichi pesanti, oltre che di notte.
- Il percorso alpinistico n°. 626 dal Bivacco Mazzeni (tempo percorrenza: circa 4 ore): richiede una certa preparazione fisica alla camminata e la conoscenza dell’ambiente.
- Il sentiero del Re di Sassonia n°. 629 dal Bivacco Brunner (tempo percorrenza: circa 4 ore e mezza): adatta a escursionisti esperti.
- Il sentiero attrezzato Giorgio Cavalieri n°. 627 dal Rifugio Pellarini (tempo percorrenza: circa 4 ore e mezza): richiede un po’ di esperienza con l’alpinismo.
- Il percorso che parte dalla gola nord – est dello Jôt Fuart (tempo percorrenza: circa 6 – 7 ore): molto impegnativo con tratti di arrampicata pericolosi e difficili.
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