Rifugio GiafA quota 1400 metri di altitudine, al cospetto delle maestose Dolomiti Friulane, sorge il Rifugio Giaf: una caratteristica baita alpina che troneggia su un terrazzo alberato. Appartenente al comune di Forni di Sopra e collocata tra il pascolo del Cason di Giaf e la strada che conduce alla Forcella Scodavacca, la struttura si erge in uno scenario di montagna di suggestiva bellezza, decorato dalle cime frastagliate che contrastano con i vividi colori del bosco.
Struttura e serviziLa struttura venne edificata a partire dal 1938 su iniziativa dell’alpinista Iginio Coradazzi, detto Bianchi, e grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, oltre che alla partecipazione dei cittadini. Custodito in modo discontinuo e occupato dai cosacchi durante la guerra, il rifugio venne poi inaugurato nel 1947, mentre nel 1980 venne affidato alla sezione CAI di Forni di Sopra. Il primo gestore della struttura fu proprio Iginio Coradazzi che se ne occupò per sette anni; attualmente il Giaf è gestito da Dario Masarotti e Antonietta Spizzo.
L’edificio, realizzato in muratura, si articola su tre piani. Al suo interno, abbellito dalle pitture murali dell’artista Paolo Zanussi, è possibile respirare la tipica calda atmosfera degli ambienti di montagna.
Al piano terra vi è la cucina, il bar e l’area ristorante dotata di 45 posti a sedere. Deliziose, tradizionali e preparate con alimenti genuini sono le specialità culinarie del rifugio, che è possibile assaporare in accompagnamento a squisite bevande.
Il primo piano ospita una stanza da 4 posti, una da 6 e due da 10 posti, con letti a castello. Inoltre sul piano vi sono due bagni provvisti di docce e gabinetti.
Anche il secondo piano è dedicato al pernottamento, accogliendo una camerata con 16 posti in letti a castello, a cui si aggiungono i posti di emergenza.
Nell’area esterna al rifugio vi sono i tavoli rustici per pranzare durante le giornate di sole e un piccolo parco giochi.
A 50 metri sotto il rifugio si trova il locale invernale.
Attività ed eventiA partire dal Rifugio Giaf si possono vivere interessanti avventure naturalistiche. Tra queste l’Anello delle Dolomiti Friulane, un giro escursionistico che in un complesso di cinque giorni raggiunge i rifugi Giaf, Flaiban, Pacherini, Pordenone e Padova attraversando le splendide vallate che li circondano e offrendo diverse opportunità per variare il percorso e intraprendere salite alpinistiche verso le cime.
Tra i più suggestivi itinerari che partono dal Giaf si annoverano: il sentiero CAI n°. 340 fino alla Forca del Cridola e poi a Val Da Campo; il sentiero CAI n°. 341 fino al passo della Mauria; il sentiero CAI n°. 342 fino al Rifugio Padova; il sentiero n°. 346 fino alla Valle Pra di Toro e al Rifugio Padova; il sentiero n°. 361 sino al Rifugio Pordenone.
Tra le escursioni più interessanti per ammirare il panorama delle Dolomiti Friulane si ricordano l’Anello Bianchi, la salita alla Forcella Scodavacca e quella alla Tacca del Cridola, il lungo e celebre percorso “Truoi dai sclops” (Sentiero delle genziane). Inoltre le cime maggiormente interessate dalle ascensioni sono il Monte Cimacuta, la Cima Urtisiel Est e il Cridola.
Il territorio che si dipana attorno al Rifugio Giaf può essere esplorato anche dal punto di vista della sua vivida flora con passeggiate e gite più tranquille. La genziana azzurra è sicuramente uno dei fiori simbolo della zona, che ha dato anche il nome al celebre sentiero.
Il rifugio organizza anche numerosi eventi, tra cui interessanti escursioni e concerti, che è possibile conoscere insieme a tutte le novità consultando il sito web ufficiale.
Periodo di aperturaIl Rifugio Giaf è solitamente aperto durante il periodo estivo, dall’inizio di giugno alla fine di settembre. Il locale invernale invece rimane sempre aperto.
Per ulteriori conferme circa le date precise di apertura è suggerito contattare la gestione.
Come arrivare al rifugioIl Rifugio Giaf è raggiungibile da Forni di Sopra, seguendo la statale 56 per il Passo della Mauria. Una volta attraversata la frazione di Chiandarens occorre imboccare sulla sinistra una piccola strada asfaltata, segnalata da cartelli, che porta a un parcheggio.
Lasciata l’auto si prosegue a piedi per la strada sterrata che conduce a destinazione in circa un’ora di percorrenza. In alternativa è possibile lasciare l’auto al primo tornante e imboccare a piedi un semplice e piacevole sentiero, che contempla una camminata di 45 minuti.
Il Rifugio Giaf è anche raggiungibile dal Passo della Mauria seguendo il sentiero n°. 341, della durata di circa 2 ore e mezza.
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