Rifugio PrudenziniAlle falde dell’Adamello, nella suggestiva natura della Val Camonica, si erge il Rifugio Paolo Prudenzini: un’accogliente baita a quota 2235 metri di altitudine che, al fondo della Val Salarno, si affaccia sul fiume Poia di Salarno.
Struttura e serviziLa struttura, di proprietà del CAI di Brescia, è stata la prima a essere costruita dalla sezione. Verso la fine dell’Ottocento il rifugio fu ampliato e migliorato, ma poco dopo una valanga lo travolse. Nel 1908 fu inaugurata la nuova struttura, che venne dedicata all’avvocato Paolo Prudenzini di Breno, appassionato alpinista, scrittore e frequentatore del rifugio.
La struttura offre il servizio di piccolo albergo, proponendo una gustosa cucina tradizionale e disponendo di una capienza di 86 posti letto.
Annesso al rifugio è il bivacco invernale, sempre aperto.
Attività ed eventiIl rifugio, che costituisce una tappa intermedia lungo il sentiero n. 1 (Alta Via dell’Adamello), rappresenta un luogo ideale per esplorare il magnifico territorio montuoso circostante.
Coloro che amano le escursioni e le ascensioni, potranno cimentarsi alla scoperta dell’Adamello, del Corno Bianco, del Monte Miller, del Monte Fumo e della Cresta Croce.
Interessanti sono anche le traversate agli altri rifugi, tra in quali: il Rifugio ai Caduti dell’Adamello, il Rifugio Serafino Gnutti e il Rifugio Città di Lissone.
Chi ama godersi la montagna in tranquillità potrà intraprendere piacevoli passeggiate per osservare la flora e la fauna del posto.
Presso la struttura vengono anche organizzati numerosi eventi, quali le degustazioni di vini, carni e formaggi. Al riguardo si consiglia di consultare la sezione dedicata agli eventi sul sito web del rifugio.
Periodi di aperturaIl rifugio è aperto da circa metà giugno a metà settembre; mentre nei mesi primaverili l’apertura è contemplata per gruppi di almeno di 10 persone. È consigliato contattare la gestione per ulteriori conferme.
Il bivacco invernale è sempre aperto.
Come arrivare al rifugioIl rifugio è raggiungibile da Malga Fabrezza, nel comune di Saviore dell’Adamello, seguendo il sentiero n. 14, che contempla 2 ore e mezza di percorrenza.
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